Mineracqua: nuovo contratto collettivo per la filiera

Roma, 12 ottobre 2020 – Mineracqua, Federazione delle Industrie delle Acque Minerali, annuncia di aver raggiunto l’accordo con le rappresentanze sindacali per il rinnovo del contratto collettivo di settore. Un momento importante, che definisce il perimetro di una rinnovata collaborazione tra imprese e sindacati, per la protezione della filiera produttiva e dei livelli occupazionali. Pesantemente colpito dall’emergenza sanitaria, il comparto delle acque minerali si misura oggi con uno scenario su cui continuano a gravare incognite quali la ripresa dei consumi e la controversa introduzione di una plastic tax.

Come strumento innovativo per governare questa fase di incertezza, dalla rinnovata intesa tra Mineracqua e sindacati nasce un Organismo Bilaterale, preposto a monitorare congiuntamente i trend di mercato e ad individuare misure tempestive e condivise di intervento.

Così il vicepresidente di Mineracqua, Ettore Fortuna commenta la sigla del contratto:

“È un importante accordo quello firmato oggi con le organizzazioni sindacali: una piattaforma che riconosce e tiene conto delle criticità che interessano oggi l’industria delle acque minerali:

  • La preoccupante incertezza derivante dall’applicazione di tasse come quelle sulla plastica e sullo zucchero, i cui effetti sulla produzione e conseguentemente sulla occupazione potrebbero produrre effetti pesantemente negativi per il settore e per tutto l’indotto;
  • L’esigenza di garantire, nel rispetto dell’art.30 del vigente contratto collettivo, la flessibilità produttiva, “senza altre intese” in un settore che opera “just in time” e a cui il mercato richiede di dare seguito a picchi di domanda derivanti da stagionalità o da altri fattori estemporanei;
  • L’importante sforzo, in termini organizzativi e di investimento, delle imprese nel garantire i massimi livelli di sicurezza sanitaria ai dipendenti, nel più rigoroso rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid19.

La congiuntura disegnata da questi tre elementi di scenario ha portato industria e sindacato alla costituzione di un Organismo bilaterale che – attraverso il monitoraggio dell’andamento del mercato, a volume e a valore – dovrà trovare le risposte più adeguate a garantire sviluppo, occupazione e retribuzione, da qui al 2023.

La sottoscrizione di questo accordo, che contiene importanti soluzioni di welfare oltre all’adeguamento delle retribuzioni, è inoltre il riconoscimento dell’impegno profuso dai nostri operai e impiegati, in collaborazione continuativa con la dirigenza. Guardiamo con soddisfazione al nuovo accordo, come risultato di una trattativa mai interrotta con le organizzazioni sindacali, con cui condividiamo la considerazione che la competitività futura del nostro comparto si gioca su un tavolo ancor più complesso. Che non può prescindere da una rafforzata collaborazione tra aziende e lavoratori”.